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Tutto è iniziato
dalla prima domanda...

È stato allora che iniziato a capire di avere un forte interesse verso le professioni legate al turismo, che ho potuto concretizzare scegliendo un percorso di studi orientato alla cultura e al turismo. Infine, nel mese di maggio 2015, a seguito di uno specifico corso di formazione, ho conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica, regolamentata in Valle d’Aosta dalla Legge Regionale n. 1 del 21 gennaio 2003. Una guida turistica ufficiale vi garantir una preparazione culturale e linguistica adeguata. Perch oltre ad superare un esame di abilitazione all'esercizio della professione di guida turistica, anche iscritta all'elenco regionale e rispetta il codice deontologico della professione. Va precisato che lavoro con la prestazione occasionale. Propongo delle visite guidate sia per i singoli e le famiglie che per i gruppi, sempre tenendo conto del background culturale delle persone da me guidate. Per questo motivo le mie offerte di servizi di guida turistica rispecchiano in pieno le esigenze degli ospiti e la parola chiave la Flessibilit.

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Photo “LA VALLE D’AOSTA È PER ME FONTE D’INSPIRAZIONE OGNI GIORNO…”
Chi sono?

Mi chiamo Hanna Zacharczyk e da alcuni anni abito ad Aosta. Sono nata e ho vissuto in Polonia, ma, per ampliare le mie competenze linguistiche, ho scelto di studiare in Germania, dove mi sono laureata in Management della Cultura. Vivere all’estero mi ha permesso di elaborare un nuovo modo di pensare, di lavorare e di vivere. Ho sviluppato la capacità di adattarmi in fretta alle condizioni di vita che ogni posto offre; tuttavia, oggi, sono felice di vivere stabilmente in Italia. In Polonia ho condotto visite guidate in lingua polacca, tedesca e inglese presso la Twierdza Klodzko, l’imponente fortezza prussiana che costituisce la principale attrattiva storica della mia città d’origine. La professione di guida turistica richiede un continuo aggiornamento su ambiti molto diversificati. In parallelo, arricchisce costantemente di nuove conoscenze, che restano nel tempo. Collaboro attualmente con altri professionisti del settore che operano sul territorio regionale, in particolare guide turistiche. La flessibilità è la parola chiave della mia professione. È stato il mio caro amico Remek, un abile restauratore che opera presso la fortezza di Klodzko, ad insegnarmi “come” condurre i visitatori nella scoperta ai monumenti, in modo molto approfondito, infondendovi tutta la sua passione. Oggi tocca a me operare finalmente! Potrebbe incuriosire che sia una straniera a spiegare la “sua nuova casa” ai turisti. Eppure, credo sia proprio questo a fare la differenza. In Italia, mi sono ritrovata ad essere io per prima turista in un territorio completamente nuovo e tutto da scoprire. In veste di guida turistica ho potuto fare tesoro e arricchire la conoscenza appena acquisita. Amo il contatto con le persone che come me nutrano la curiosità di visitare un luogo e mi piace pensare che saranno proprio i miei spunti a farle tornare, magari, un’altra volta.

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Ho scoperto la Valle d’Aosta grazie ai libri sull’alpinismo, che abbondavano nella mia casa paterna. Nella mia mente si aprivano scenari incantevoli, in cui alpinisti polacchi scalavano con tenacia i massicci alpini. Non avrei mai pensato che diversi anni dopo avrei sposato un italiano e mi sarei trasferita a vivere proprio in Valle d’Aosta! Una volta arrivata in Valle, ho avuto la possibilità di conoscerla poco a poco, prima da turista, poi da abitante. La Valle d’Aosta è per me fonte d’ispirazione ogni giorno; non perdo occasione per scoprirne ogni angolo, da quelli più noti ai più dimenticati che, tuttavia, meritano di essere riscoperti. Mi accorgo che permane lo sguardo da straniera su un territorio che ormai, paradossalmente, sento completamente mio...

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Perché
la Valle d’Aosta?
Com’è la
Valle d’Aosta?

La Valle d’Aosta è per la sua estensione la regione italiana più piccola e meno abitata. È conosciuta all’estero per le piste da sci o per i suoi celebri “quattromila”. Penso che questa regione offra in realtà molto più di questo e possa rappresentare piuttosto una combinazione di elementi diversi, non solo naturalistici, ma anche storici, geografici e culturali, che va mutando nel tempo, dove il vecchio è mantenuto e valorizzato e il nuovo si pone in continuità con esso, apportando tuttavia innovazioni determinanti. Vorrei che la mia attività si svolgesse in armonia con questo processo di trasformazione naturale, pertanto vorrei incentivare forme di turismo sostenibile.

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Grazie alla sua storia millenaria e alla sua collocazione geografica questa regione è da sempre considerata terra di confine. Dai tempi protostorici ad oggi la sua storia è sempre stata legata alla migrazione di popoli. Furono le popolazioni celtiche prima, i Romani, gli Ostrogoti, i Burgundi, i Longobardi, i Franchi poi, e in epoca più moderna, gli immigrati da altre regioni italiane, ad abitare questo territorio fino alla recente immigrazione dai quattro angoli del mondo. La valle centrale si ramifica in vallate laterali, percorse da torrenti, i quali a loro volta si riuniscono nella Dora Baltea. Nel paesaggio emergono tracce di tutte le epoche storiche, dalla protostoria alla modernità. Castelli e torri svettano sui rilievi presenti sul territorio, mentre il paesaggio è ricco di pascoli, terre coltivate e piccole abitazioni, che si riuniscono in villaggi collocati a diverse altezze; essi sono composti a loro volta da antiche chiese, case con i tetti in lose (le lastre di copertura in pietra locale) fienili, forni, mulini e fontane. L’approvvigionamento d’acqua è garantito da un articolato sistema di canali irrigui (ru) costruiti per la maggior parte in epoca medievale, è tutt’ora in funzione. Sui prati pascolano i capi di razza bovina locale, il cui latte consente la produzione dei formaggi tipici, tra cui la nota Fontina DOP. Coronano il paesaggio i boschi. Salendo, le latifoglie si trasformano in conifere, per lasciare spazio solo a piccoli arbusti e ad altre forme di flora di alta montagna. Infine i profili di alte vette con le loro cascate, ruscelli, laghi e ghiacciai, monitorati dalla Fondazione Montagna Sicura. La regione vanta i “quattromila” più alti dell’intero arco alpino, noti con i nomi Monte Cervino/Matterhorn/Monte Bianco/Mont Blanc/Monte Rosa/Mont Rose e Gran Paradiso. Sul territorio regionale sono presenti diverse società di guide alpine, tra le quali quella del Cervino, di Ayas e quella di Courmayeur, presso cui operano guide alpine professioniste. Oltre alle guide alpine ci sono anche delle guide escursionistiche.

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Proposte di visite: VEDI DETTAGLI
PUZZLE
Path

Bassa Valle Pont-Saint-Martin (ponte romano), Bard (Forte e il borgo di Bard), Donnas (strada romana), Verrès (castello), Issogne (castello)

Valle del Lys Gressoney-Saint-Jean (Castel Savoia)

Media Valle Fénis (castello), Aosta romana e medievale - una visita guidata attraverso: ponte romano, arco d'Augusto, chiesa Sant'Orso, antica Porta Praetoria, teatro romano, criptoportico forense e la cattedrale di Aosta, Sarre (castello), Aymavilles (ponte-acquedotto romano di Pont d’Ael.)

Valtournenche Valtournenche (Breuil-Cervinia)

Val d’Ayas Challand-Saint-Victor

Valle del Gran San Bernardo (Etroubles, Colle di Gran San Bernardo - visita guidata di due ore attraverso la storia celtica, romana, medievale e quella recente con l'ospizio di San Bernardo e i suoi cani presenti durante l'estate al Colle - durante l'estate 2019 su prenotazione)

Valpelline (Centro Visitatori Coop. Fontina)

Alta Valle Courmayeur&SkyWay

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"NEL PAESAGGIO EMERGONO LE TRACCE DI TUTTE LE EPOCHE STORICHE"
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Hanna Zacharczyk IT - 11100 AOSTA (AO)
C.F.: ZCHHNN79R60Z127L
Tel. +39 347 758 36 32
Lavoro con la prestazione occasionale

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